Cattedrale di Santa Maria Assunta

Indirizzo

Piazza Duomo, 6 – Como 22100

Ingresso 

Gratuito 

Orario Turisti

Lunedì – Venerdì 09.30 / 17.30

Sabato 10.45  / 16.30

Domenica e Festivi 13.00  / 16.30

Per prenotare una visita contattare la segreteria, aperta dalle 8:30 alle 10:30 il Lunedì, Martedì, Mercoledì e Venerdì.

Orario Messe

Sabato e Vigilie 17.00

Domenica e Solennità 8.00  / 10.00  / 12.00  / 17.00  / 19.00

Feriali 8.00  / 9.00  / 18.30

Orario Fedeli

Giorni feriali 07.30  / 19.30

Domenica 07.30  / 20.00

Contatti

Telefono 0313312275

Come arrivare

Il Duomo di Como è raggiungibile in auto percorrendo l'autostrada A9, partendo da Milano, ma si può arrivare anche in treno.

Indicazioni per i visitatori

È possibile fare fotografie per uso personale ad eccezione dei momenti in cui viene celebrata la Santa Messa.

 

Sono indispensabili:

• tono di voce moderato

• abbigliamento adeguato

 

È vietato:

• fumare

• fare telefonate

• consumare cibo

• introdurre animali

Stile architettonico

Architettura gotica

Di cosa si tratta?

Il Duomo di Como, conosciuto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale edificio di culto della diocesi.

Ubicata non lontano dalla riva del lago, la cattedrale di Santa Maria Assunta rappresenta uno dei più importanti monumenti dell'Italia settentrionale. 

Al suo interno sono custoditi arazzi del XVI e XVII secolo eseguiti a Firenze, Ferrara e Bruxelles e quadri cinquecenteschi di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.

La chiara architettura della Cattedrale sovrasta il centro storico di Como e s’impone alla vista del visitatore che giunge dalla pianura o dal lago.

Per la vicinanza al Palazzo vescovile, è il segno storico più forte del periodo in cui Como era città di collegamento tra il Centro e Nord dell’Europa e l’Italia tramite le vie di comunicazione del Lario. 

Storia

La Cattedrale, iniziata nel 1396, è stata edificata durante tre secoli e mezzo, essendo stata terminata la cupola nel 1744. 

L’architettura della Cattedrale documenta l’incontro tra la cultura figurativa transalpina e le scuole italiane.

Nel ‘400 vengono realizzate la facciata e le navate gotiche, nel ‘500 il presbiterio e le absidi laterali e nel ‘700 la cupola.

La continuità della costruzione nel tempo ha mantenuto un’armonia che è stata rinnovata, collegando il tracciato delle parti nuove alle proporzioni definite nell’epoca precedente.

Interno

Nel Duomo sono presenti preziosi arazzi e sculture di fasi stilistiche diverse: i leoni romanici adatti ad acquasantiere e l’altar maggiore a rilievi gotici in marmo bianco del 1317, i sarcofagi dei vescovi Avvocati (1293) e Bonifacio da Modena (1352); gli altari rinascimentali in pietra scolpita e in origine dipinta, tre dei quali di Tommaso Rodari, gli altari di Sant’Abbondio e del Crocifisso dell’intagliatore pavese Giovan Angelo del Maino, l’altare barocco della Madonna di Gerolamo Quadrio sorto attorno alla statua di Tommaso Rodari; gli Evangelisti di Gaspare Mola di Coldrerio nella cupola, le sculture di Pompeo Marchesi (abside centrale e altare di San Giuseppe).

Tra i pittori del XVI secolo spiccano Gaudenzio Ferrari,Bernardino Luini, Antonio Sacchiense da Pordenone, del XVII il Morazzone. 

Esterno

L’architettura del Duomo rappresenta un caso di armonizzazione delle diverse epoche storiche in cui fu realizzato. 

Le successive fasi stilistiche gotico, rinascimento e barocco sono accordate dalla sapienza degli architetti che vi operarono.

Sulle tre navate gotiche costruite nel Quattrocento, ad archi acuti e volte a crociera costolonata, furono innestate le tre absidi rinascimentali, costruite fra il Cinque e il Seicento, sulle quali si prevedeva una cupola che fu innalzata su disegno tardo barocco di Filippo Juvara. 

Come per Milano, anche per il Duomo di Como non si conosce il nome dell’architetto ideatore della fabbrica gotica.

Fu Pietro da Breggia a curare l’elevazione dei piloni e la copertura della volte. 

Il comasco Florio da Bontà (1460-1463) incominciò la costruzione della facciata dove fu impegnato inizialmente lo scultore Amizio de Lurago. Il milanese Luchino Scarabota porta a termine il rosone e la guglia maggiore in facciata.

A completare le numerose statue nel 1484 in facciata fu il ticinese Tommaso Rodari da Maroggia. 

Il Rodari tre anni dopo fu nominato ingegnere della fabbrica e continuò a produrre sculture fino al 1526 con i suoi fratelli Giacomo e Donato e la sua bottega: i fianchi della basilica, i portali con le lunette dedicate a Gesù, compresa la Porta della rana, le statue degli apostoli sui piloni interni, fino all’impostazione dell’abside principale su progetto modificato da Cristoforo Solari che introdusse lo stile classico con semicolonne scanalate di ordine corinzio e composito, trabeazioni e archi.

Organi

L’organo della Cattedrale di Como risale al 1441. 

Lo strumento fu oggetto di vari adattamenti e riparazioni nel XVI secolo, finché intervennero gli Antegnati, maestri dell’organaria rinascimentale e barocca. 

Costanzo Antegnati attribuisce a Bartolomeo la costruzione.

Dal 1625 al 1642 fu realizzata la cassa della navata di sinistra. 

Giovan Battista Olgiati sistemò nel 1647 mantici, canne e somieri dello strumento.

Nel 1649 erano complete anche le strutture della cassa di destra, ove venne installato un nuovo organo formato da due corpi sonori sovrapposti: l’Organo Grande con 14 registri e l’ Organo Piccolo con 8 registri. L’inaugurazione avvenne il 25 marzo del 1650, festa dell’ Annunciazione.

Il Duomo di Como possedeva due strumenti collocati in due differenti casse: quello “Maggiore” o meridionale e quello “Minore” o settentrionale. Restauri e revisioni seguirono nei secoli successivi: nel 1808 l’ organo Hermans venne ristrutturato da Giuseppe Antonio e Carlino Serassi; nel 1862 Antonio De Simoni operò una generale pulitura e alcune aggiunte all’organo Hermans. 

L’organo del Duomo possedeva tre tastiere, 56 registri ed una pedaliera con meno di 20 tasti.

Nel 1887 Marco Enrico Bossi promosse un rifacimento di tutti i corpi sonori del Duomo: nella cassa di destra fu collocato l’ organo “Maggiore”, costruito da tre corpi per complessivi 55 registri ed oltre 3000 canne; nella cassa di sinistra fu collocato l’ organo “Minore” con 24 registri e 1067 canne. 

L’ inaugurazione avvenne il 26 maggio 1888.

L’attuale complesso organario fu realizzato nel 1932, costituito da 58 registri sonori per 5460 canne. 

Il “Grand’Organo” è collocato nell’antica cassa di sinistra; gli organi “Positivo” e “Recitativo” sono nella cassa di destra. 

L’ organo “Eco” è collocato nella sala “Carpano” sopra la sacrestia di sinistra.

Nel 1934 veniva aggiunto un organo “Corale” (9 registri e 933 canne) collocato al centro degli stalli del coro nell’abside maggiore e da qui trasferito, nel 1981, dietro all’altare del Crocifisso, nell’abside di sinistra.

Il restauro che si conclude con l’ inaugurazione del 12 maggio 1998 è stato realizzato dalla casa organaria Mascioni che aveva già operato nella cattedrale di Como nel 1928.

Gli ultimi interventi hanno ampliato il complesso con ulteriori 122 canne che corrispondono a due registri ad ancia: il “Cromorno” di 8’ nell’organo “Corale” e la “Chiarina” di 4’ nel “Grand’Organo”.

Oggi gli strumenti del Duomo contano 69 registri sonori e 6515 canne.

Nel 2015 l’organo “Corale” è stato revisionato. 

Se ti sei innamorato della cittá di Como e ti ci vuoi trasferire, chiedi un preventivo gratuito a CARBODEM Traslochi Como che, con i suoi professionisti, renderá il tuo trasloco facile e senza stress.